Attrezzi da lavoro

PNonostante la legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro indichi chiaramente che la sicurezza e la conformità degli attrezzi, sia una necessità ed un obbligo dei datori di lavoro, non esiste una direttiva specifica che disciplini tutti questi prodotti, utilizzati quotidianamente per le più svariate attività.

Cacciaviti, chiavi per bulloni, pinze, martelli e così via, hanno a volte delle norme di riferimento. Essi però non hanno una direttiva specifica e NON devono quindi riportare il marchio CE. I produttori devono far riferimento alla loro esperienza, al buon senso e ai criteri generali di sicurezza. 

Questi prodotti però rientrano nel codice del consumo in Italia e più in generale nella direttiva e nel regolamento sulla sicurezza generale dei prodotti in Europa.

Queste leggi indicano la necessità che per qualsiasi prodotto ci sia la dimostrazione formale, cioè mediante documentazione, che sia in fase di studio e progettazione, sia nelle successive fasi produttive e di collaudo, il fabbricante abbia operato nel rispetto dei criteri generali di sicurezza ed abbia rispettato le esigenze ergonomiche proprie di tutti gli attrezzi. I fabbricanti DEVONO disporre del fascicolo tecnico che ne dimostri in modo formale la non pericolosità e l’idoneità alla loro destinazione d’uso. Questa documentazione deve essere messa disposizione delle autorità di controllo.

Link al sito ufficiale della Comunità Europea: Regolamento (UE) 2023/988

Link al sito ufficiale: Direttiva 2001/95/CE

Su un prodotto correttamente immesso nel mercato europeo, il consumatore deve trovare l’etichetta che riporti:

• la ragione sociale completa del fabbricante/importatore (soggetto europeo)
• la descrizione del prodotto e dei suoi componenti
• la destinazione d’uso

Inoltre, il prodotto deve sempre essere accompagnato alla vendita dalle istruzioni dettagliate  nella lingua del Paese in cui viene venduto che indichino come si utilizza, si conserva e si smaltisce.
Un prodotto privo di etichetta e di istruzioni NON è un prodotto completo e la vendita in queste condizioni è illegale.

Un buon attrezzo, in genere costa un po’ di più, ma può durare moltissimo e consente di svolgere un lavoro efficace, al contrario un attrezzo scadente comporta in genere l’acquisto di più di un esemplare e crea disagi continui.