La marcatura CE dell’abbigliamento di protezione è obbligatoria perchè rientra nel Regolamento (UE) 2016/425 che disciplina tutti i dispositivi di protezione individuale (DPI). 

C’è differenza tra i DPI usati sui luoghi di lavoro e quelli usati comunemente?

Il Regolamento (UE) 2016/425 non pone differenza tra l’utilizzo dei DPI sui luoghi di lavoro e l’utilizzo comune.

Nei luoghi di lavoro è di fatto la legge che impone l’uso dei DPI, mentre al di fuori la scelta è volontaria.

Inoltre è bene ricordare che è volontaria la scelta dei fabbricanti di definire il proprio prodotto un DPI e assumersi l’obbligo della marcatura CE o non definirli DPI e venderli come prodotti generici.

Nel momento in cui il fabbricante dichiara che il prodotto protegge da qualcosa, esso diventa DPI.

Nota bene: il Regolamento (UE) 2016/425, come tutte le direttive e tutti i regolamenti sulla sicurezza dei prodotti e sulla marcatura CE, obbliga al fabbricante la costituzione del fascicolo tecnico, completo di tutti i documenti necessari e previsti dalla legge. 

I dispositivi di protezione sono tutti uguali?

No, il Regolamento (UE) 2016/425 prevede tre categorie a seconda del livello di protezione dei dispositivi. L’abbigliamento protettivo più semplice può essere, ad esempio, un impermeabile o un camice la cui protezione è blanda.

Solo se rientra nella prima categoria la marcatura CE dell’abbigliamento protettivo può essere eseguita in autonomia dal fabbricante. In caso di categoria superiore, serve l’intervento di un organismo notificato che certifichi le prestazioni minime del prodotto in base alle norme di pertinenza.

Quali sono le categorie di DPI superiori alla prima?

La seconda e la terza categoria comprendono dispositivi di protezione individuale con livello di protezione sempre più alto come ad esempio le scarpe antinfortunistiche ed a caschi che sono di seconda categoria; di terza categoria ci sono ad esempio le mute subacquee e le tute ignifughe.

ATTENZIONE: come per tutti i prodotti, i certificati non rappresentano e non sostituiscono MAI la marcatura CE. I certificati sono un’integrazione.

I DPI presentati alle fiere devono essere marcati CE?

In occasione di fiere, esposizioni e dimostrazioni o eventi analoghi è possibile esporre prodotti che non rispettano ancora gli obblighi previsti per la marcatura CE, purché non presentino rischi per la sicurezza e purchè sia comunicato ai visitatori che i prodotti non sono conformi e non possono essere acquistati.

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Si parte sempre dall’analisi dei rischi senza la quale non si può garantire la sicurezza e non si può realizzare una marcatura CE rispettosa della legge.

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