La marcatura CE delle powerbank ovvero le ricariche portatili per piccoli dispositivi, generalmente telefoni portatili, è d’obbligo in quanto rientrano nella categoria dei prodotti elettrici ed elettronici.
Cosa sono e a cosa servono le powerbank?
I cellulari ed in genere i piccoli apparecchi portatili, hanno la necessità di essere ricaricati anche quando siamo lontani da prese di corrente. Le powerbank in queste occasioni sono utilissime perché ci consentono di portarci appresso una ricarica. In sostanza, sono dei pacchetti di batterie ricaricabili, con i quali possiamo ricaricare altri dispositivi. Una riserva di energia.
Le powerbank sono differenti dalle pile?
Sì e no! Sono di fatto delle batterie ricaricabili, ma in esse ci sono delle parti elettroniche che consentono di ricaricarle da una presa di corrente mediante un caricabatterie e poi di trasferire la loro energia al telefonino caricandolo e svuotandosi. Una mini-stazione di ricarica che svolgono un ruolo non possibile con una semplice batteria.
Ci sono dei telefonini, molti di più in passato, nei quali si poteva sostituire la batteria scarica con una carica. Questa operazione era simile ma non uguale a quella di una powerbank, che può essere utilizzata per apparecchi diversi tra loro e non richiede la sostituzione della batteria in uso.
Come tutte le batterie ed i prodotti a batteria, anche per le powerbank esiste il cosiddetto “effetto memoria” ovvero se non viene scaricata completamente, si ricorda del minimo livello di ricarica e lo considera il nuovo 0 e riparte da quello per la ricarica e non scenderà sotto quello nella successiva scarica. Quindi è opportuno per qualsiasi apparecchiatura a batteria cercare di raggiungere il livello più basso possibile, ovvero utilizzarle fino a completa scarica.
Ci sono avvertenze d’uso per questi prodotti?
Oltre all’effetto memoria la durata di tutti i prodotti a batteria e soprattutto la durata della carica dipende dal tempo di ricarica, ovvero più sarà lenta la ricarica più a lungo durerà la carica.
I problemi di memoria e di durata della carica se sono facilmente gestibili nelle powerbank e nei telefonini presentano problematiche diverse sulle auto elettriche e questi sono gli aspetti che più sono oggetto di ricerca da parte dei produttori.
Cosa deve fare un fabbricante di powerbank?
Precisato che tutti o quasi i produttori di powerbank sono fuori UE, i fabbricanti, per lo più importatori, si devono occupare e preoccupare della preparazione del fascicolo tecnico che dovrà essere costituito nel rispetto delle direttive sui prodotti elettrici ed elettronici.
Le powerbank sono pericolose?
Né più né meno di tutti i prodotti a batteria. Devono essere utilizzate con le precauzioni che si devono attivare per qualsiasi prodotto a batteria, fermo restando che lo “scoppio” delle batterie è una leggenda metropolitana diffusa da qualche penna in vendita e che come tutti i prodotti si possono danneggiare, ad esempio caricandoli con una potenza elettrica superiore a quella indicata dal produttore. Un batteria o una powerbank si può surriscaldare e rigonfiare, ma lo “scoppio” è tutt’altro.
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