La marcatura CE delle biciclette a spinta è obbligatoria, in conformità alla Direttiva 2009/48/CE sulla sicurezza dei giocattoli.
Definire i giocattoli
Sono giocattoli tutti i prodotti, indipendentemente da come sono assemblati, dai materiali di cui sono costituiti, che siano di tipo meccanico, elettrico, chimico, etc, utilizzati per impiegare i bambini da zero a quattordici anni, in attività ludica.
Le biciclette a spinta, ovvero quelle senza pedali, sono destinate ai bambini a partire dai 2 anni di età circa quindi rientrano a tutti gli effetti nella definizione di giocattolo.
È possibile consultare la direttiva nel sito della Comunità Europea a questo link. Esistono inoltre alcune norme armonizzate e dei decreti nazionali molto precisi e restrittivi per questi prodotti.
Sempre più diffuse
Questo simpatico mezzo di locomozione, si è diffuso dapprima nel Nord Europa (balance bike) ma ora spopola un po’ ovunque.
Si tratta di un veicolo molto facile da guidare e permette al bambino di prendere dimestichezza con l’equilibro potendo sempre contare sull’appoggio dei piedi a terra.
La sicurezza che il bambino acquisisce, gli permette di affrontare al meglio la velocità e le curve, senza doversi preoccupare di gestire i pedali che lo obbligherebbero a sollevare entrambi i piedi contemporaneamente. Appresa la tecnica, sarà molto più semplice passare ad una bicicletta con i pedali, anche senza l’utilizzo delle rotelline aggiuntive.
Le misure più piccole sono senza freni, le sporgenze sono ridotte al minimo e i materiali vengono scelti affinchè esse siano molto leggere da trasportare.
Per eseguire la marcatura CE delle biciclette a spinta, come per tutti gli altri giocattoli, il fabbricante deve produrre il fascicolo tecnico.
Il fascicolo tecnico deve contenere tutta la documentazione necessaria a dimostrare formalmente il rispetto alle direttive e norme sulla sicurezza. Un prodotto immesso in nel mercato senza fascicolo tecnico, è un prodotto illegale.
Inoltre, un produttore extra europeo NON può eseguire la marcatura CE, anche se i suoi prodotti sono conformi alle leggi. Un importatore da un paese extra UE si assume gli obblighi di un fabbricante e come tale deve fare la marcatura CE al posto suo.
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