La conformità delle culle e degli articoli per puericoltura è un obbligo e fa riferimento alla direttiva 2001/95/CE “sicurezza generale dei prodotti” (link al sito ufficiale).
Le culle e gli articoli per la puericoltura devono essere marcati CE?
La risposta è NO! Non devono e soprattutto NON POSSONO essere marcati CE, perché non esiste una direttiva che li disciplini in modo specifico.
In nessun caso esiste l’obbligo di marcatura CE?
L’obbligo di marcatura CE delle culle per neonati e degli articoli per puericoltura esiste SOLO se questi prodotti ricadono anche in altre direttive, come ad esempio quelle che disciplinano i prodotti elettrici ed elettronici. Quindi nel caso in cui ci siano dei riscaldatori elettrici, luci o altri componenti elettrici o elettronici, la marcatura CE diventa obbligatoria.
I prodotti per i neonati e la prima infanzia, nonostante e la fragilità dei destinatari, NON hanno direttive che impongano di dimostrare la loro sicurezza. Esistono delle norme per qualche prodotto, ma non leggi impositive. Questo è un fatto quanto meno strano, perché a nostro avviso la destinazione d’uso richiederebbe una disciplina più rigorosa.
Quindi, questi articoli non sono sicuri?
Fortunatamente, come per moltissimi altri casi, la serietà e la professionalità degli operatori del settore, supplisce alle carenze legislative.
Quindi, i prodotti presenti sul mercato sono generalmente sicuri, ma è sempre opportuno verificare da dove provengono e soprattutto pretendere la dichiarazione di conformità.
Purtroppo, è notizia di cronaca che in Cina facevano ad esempio il latte in polvere con la melamina, che si utilizza per le materia plastiche. In questo caso la destinazione d’uso era molto più delicata degli oggetti di cui stiamo parlando, ma nonostante questo qualcuno ha pensato di speculare sulla salute dei neonati.
Quali sono gli obblighi dei fabbricanti per la conformità di culle e articoli per la puericoltura?
Gli obblighi non cambiano tra prodotti con marchio CE e prodotti senza marchio CE.
In sintesi, l’obbligo è uno: costituire il fascicolo tecnico, ovvero predisporre tutta la documentazione tecnica che dimostri la sicurezza dei prodotti.
Che poi alla fine si applichi o meno il marchio CE a seconda che la legge lo imponga o meno, è di fatto ininfluente, perché la sicurezza non dipende da un marchio.
Com’è composto il fascicolo tecnico?
Il fascicolo tecnico (sinonimo di documentazione tecnica) serve sempre, per qualsiasi tipo di prodotto, a prescindere dalla marcatura CE.
Esso è generalmente composto da:
- analisi dei rischi:
- manuale d’uso e di manutenzione del prodotto;
- etichetta;
- dichiarazione di conformità;
- foto, immagini, disegni del prodotto;
- procedure di controllo della produzione;
- schede tecniche dei materiali,
- ecc ecc
In caso di importazione, spetta all’importatore redigere il fascicolo tecnico.
Non basta importare un prodotto conforme alla legge ma serve anche disporre della documentazione prevista dalla legge.
Non esiste alcuna disciplina per i prodotti destinati ai neonati ed alla prima infanzia?
Oltre alla già citata direttiva 2001/95/CE “sicurezza generale dei prodotti” esistono delle norme di prodotto che disciplinano alcune categoria di articoli per l’infanzia, ma essendo norma non hanno la forza della legge e non possono essere utilizzate per imporre alcun comportamento ai fabbricante.
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Si parte sempre dall’analisi dei rischi senza la quale non si può garantire la sicurezza e non si può realizzare una marcatura CE rispettosa della legge.
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